Il sangue di San Gennaro: e se non si scioglie?
miracolo del sangue di san gennaro

Sventura e catastrofi associate al mancato miracolo del sangue di San Gennaro.

Il Miracolo del sangue di San Gennaro si celebra per tre giorni all’anno: tra celebrazioni e processioni, preghiere e incitazioni, i fedeli attendono la liquefazione. Forte è l’emozione che avvolge anche il turista meno credente, l’aria che si respira è carica di fede mista a tensione. Si, perché non è detto che il sangue di San Gennaro si sciolga e i napoletani sono convinti che sia presagio di sventura, che qualche evento devastante si abbatterà sulla città o sul mondo intero.

I primi documenti che parlano del miracolo del sangue di San Gennaro risalgono al medioevo. Si notò che il sangue si scioglieva in concomitanza con alcuni eventi particolari, come quando, nel Cinquecento, furono ritrovati i resti del corpo del Santo a Montevergine e furono traslati a Napoli. Nel tempo si determinarono tre date:

  • 19 settembre, giorno del martirio;
  • 16 dicembre, data in cui S. Gennaro difese la città da una terribile eruzione del Vesuvio;
  • il sabato precedente alla prima domenica del mese di maggio, in cui si celebra la traslazione delle reliquie del corpo.

Eccezioni che confermano la regola

Ma San Gennaro è il patrono di un popolo allegro e col senso dell’umorismo, per cui non meraviglia se ogni tanto ha gioca qualche scherzetto. Liquefazioni improvvise, come quella del 23 gennaio del 1799, quando il Generale di Napoleone Jean Étienne Championnet entrò vittorioso a Napoli e per placare i napoletani ordinò al cardinale di prendere le ampolle; appena le sue mani le toccarono, il sangue di San Gennaro si sciolse.

In alcuni casi, al momento dell’apertura della cassaforte per le celebrazioni si è notato una liquefazione già in atto, oppure, nonostante i lunghi giorni d’attesa, le preghiere e le veglie non è avvenuta affatto. Per i napoletani il miracolo del sangue di San Gennaro testimonia la costante protezione che il santo garantisce al suo popolo e se viene a mancare non può che essere associato a terribili eventi. In effetti, la storia è ricca di episodi che confermano questa tesi.

Le sciagure legate alla mancata liquefazione

Nei secoli scorsi il mancato miracolo del sangue di San Gennaro ha preannunciato giorni nefasti per il popolo napoletano: guerre, pestilenze, eruzioni. Nel settembre del 1939, ad esempio, mentre Hitler dava il via alla sua campagna espansionistica, il popolo attese invano. quello stesso mese la Germania aveva dichiarato guerra a Francia e Inghilterra dando inizio alla seconda guerra mondiale. L’anno successivo ancora una volta San Gennaro si tirò indietro e fu associato all’entrata dell’Italia nel conflitto.

Ancora una volta nel 1943, nel bel mezzo della guerra, San Gennaro ci mise il suo. I tedeschi occuparono Napoli e per mesi le forze alleate bombardarono obiettivi militari. Successivamente si passò ai bombardamenti a tappeto sganciando centinaia di bombe sulla città con l’intento di fomentare una rivolta degli stessi napoletani. Migliaia di morti, fame e distruzione, una situazione disperata accentuata dal mancata liquefazione del sangue di San Gennaro che culminò nelle Quattro giornate di Napoli.

Nel settembre del 1973 ci fu il colera, che fece quasi un migliaio di morti e portò il ricordo delle epidemie passate, come quella dell’800 dove la morte era ad ogni angolo e l’ulteriore peggioramento delle condizioni igieniche di intere zone della città determinò un piano di distruzione e ricostruzione. Nel 1980, ancora, fu la volta del terremoto dell’Irpinia, che ebbe gravi ripercussioni su tutta la Campania e non solo.

Alla luce dei fatti elencati non ci resta che aspettare il prossimo 19 settembre per il miracolo del sangue di San Gennaro e…..sperare.

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