Chi è Jago
Jago, all’anagrafe Jacopo Cardillo, è uno scultore italiano la cui arte negli ultimi anni sta diventando virale. Le sue opere sono apprezzate non solo dal pubblico esperto dei critici ma anche da persone comuni e da tantissimi giovani. Jago nasce 32 anni fa a Frosinone, da piccolo frequenta musei e luoghi d’arte insieme ai genitori. Guardando la bellezza e la perfezione delle sculture dei grandi artisti del passato se ne innamora e in loro si riconosce. Si iscrive al Liceo Artistico e poi all’Accademia di Belle Arti. L’Ambiente Accademico, però non fa per lui, e se ne allontana prima di terminare gli studi. Testa dura come il marmo, Jago ha le idee chiare e decide di proseguire per la sua strada come “autodidatta”.
Dagli esordi al successo
Agli esordi, non avendo a disposizione grandi mezzi economici realizza opere ricavate dagli scarti di pezzi di marmo, gettati nel fiume. Blocchi di marmo, diventati prima sassi e poi fantastiche opere come Excalibur, Memoria di se stessi e Muscolo minerale, solo per citarne alcune. Artista contemporaneo, sfrutta appieno uno dei mezzi più di tendenza del momento, i Social. Jago è un grande imprenditore di se stesso riesce ad arrivare ai giovanissimi grazie alle sue dirette facebook, alle interviste rilasciate nei programmi televisivi e sul web. Nel 2012 riceve la “Medaglia Pontificia” per l’opera che rappresenta Papa Benedetto XVI. L’anno successivo, nel febbraio 2013, dopo la notizia delle dimissioni del Papa, decide di “spogliare” anche la sua opera. Col colpi decisi di scalpello iniziano a sparire i simboli dell’immagine ufficiale del Papa, lasciando a vista la sua umanità e la sua essenza. Nasce così “Habemus Hominem” che diventa da subito un grande successo.
Look Down
Da pochi giorni è visibile in Piazza del Plebiscito l’istallazione Look Down, guarda verso il basso, da non confondere con lock down.
La scultura rappresenta un bambino in posizione fetale, con una catena al posto del cordone ombelicale, abbandonato solo al centro dell’enorme piazza. L’artista alla domanda cosa significa la tua opera? ha risposto: “andatelo a chiedere a tutti quelli che, in questo momento, sono stati lasciati incatenati nella loro condizione“. Il suo invito è quindi di volgere il nostro sguardo alle persone più deboli e vulnerabili. La scultura, chiamata Homeless è stata creata ad Aprile. L’idea è nata pensando ai tanti clochard che si vedono nelle strade di New York, a cui nessuno più fa caso. Quelle stesse persone, oggi ignorate, un tempo sono stati bambini, bellissime ed innocenti creature. Bene, se ci fossero quei bambini oggi abbandonati in strada il nostro sguardo sarebbe ugualmente indifferente?
Che siano clochard abbandonati in una strada di New York o persone in difficoltà durante una pandemia, non c’è differenza. Il richiamo alla solidarietà deve arrivare come un imperativo: LOOK DOWN! guarda verso il basso, c’è qualcuno che ha bisogno di te!
Se sei interessato a fare una visita guidata e vedere qualche opera di Jago contattaci.