Tour serali degli scavi vesuviani
Visitare Pompei di notte? Fino alla fine di settembre si può!
Ogni venerdì e sabato per tutto il mese di settembre gli scavi vesuviani saranno aperti al pubblico durante le ore serali. Non solo sarà visitabile Pompei di notte, ma anche la Villa di Oplontis, Villa S. Marco di Stabiae e l’Antiquarium di Boscoreale. (qui i dettagli). Come negli anni scorsi, in occasione della aperture straordinarie vi proponiamo tour serali alla scoperta dell’antichità.
20 settembre…Villa di Oplontis
Il primo appuntamento è previsto per venerdì 20 settembre ed il tour sarà dedicato alla Villa di Oplontis, residenza d’otium ritenuta dagli esperti di proprietà imperiale. Secondo alcuni studiosi la villa sarebbe appartenuta alla seconda moglie di Nerone, Poppea, ma gli indizi ritrovati non sono risultati sufficienti per un’attribuzione certa. Sontuosi saloni affrescati, sale di rappresentanza, portici, giardini, ambienti di servizio e altri destinati agli ospiti, un edificio che rende ben chiara la vita lussuosa che conducevano i patrizi.
Il territorio campano era estremamente frequentato, soprattutto dalla nobiltà romana, che di questi luoghi amava il clima salubre, le bellezze paesaggistiche e le risorse naturali. Campania felix la chiamavano e molti sono i siti archeologici che ci danno un quadro generale della vita all’ombra del Vesuvio. Da un lato Villa S. Marco e quella di Oplontis dette ville d’otium, che sorgevano lungo la costa con le meravigliose terrazze affacciate sul golfo, dall’altro le ville rustiche dedicate alla produzione di cui l’Antiquarium di Boscoreale ben descrive i dettagli.
21 settembre…Pompei di notte
Il secondo appuntamento sarà dedicato alla magia di Pompei di notte, in programma per sabato 21 settembre. Immersi in un’atmosfera suggestiva, fatta di luci soffuse e suoni che rievocano le vite di coloro che tra quelle mura e quelle strade ci passeggiavano, si avrà la possibilità di rivivere le loro storie, i loro usi e costumi. Il buio ed il cielo notturno riportano alla mente le immagini restituiteci dai racconti e dagli studi. Tutto rimanda alla lunga notte della catastrofe e lasciano comprendere ancor più a fondo lo stato d’animo di coloro che tentarono disperatamente di mettersi in salvo.
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