Street art a Napoli: rione Sanità e Materdei

Il Rione Sanità e Materdei sono tra i quartieri di Napoli più vivaci, che hanno fatto dei temi sociali e della solidarietà il loro vessillo. Tante sono le associazioni che operano sul territorio: chi si occupa dei bambini, chi delle famiglie meno agiate o dei senzatetto, chi punta sul futuro dei giovani creando occupazione. In questo contesto la street art a Napoli ha giocato un ruolo fondamentale.

L’arte urbana è un’espressione spontanea e di forte critica. Se poi è alimentata da progetti sociali e di riqualificazione nati dal basso, diventa uno strumento potentissimo a servizio della comunità. Nei quartieri di Materdei e Sanità diverse associazioni si sono rivolte ad artisti di fama internazionale. Questi hanno reso zone poco frequentate dai turisti, un museo contemporaneo a cielo aperto.

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Francisco Bosoletti è uno dei primi “invasori” di street art a Napoli. L’argentino è autore delle opere più famose: Iside dei quartieri spagnoli; Restis-tiamo sulla facciata laterale della Chiesa di S. Maria alla Sanità; Partenope a Materdei. Anche Cyop&kaf hanno lasciato la loro impronta in queste zone. Infatti, dopo aver disseminato oltre 200 opere nei quartieri spagnoli, hanno preso parte anche all’iniziativa del Giardino Liberato a Materdei. Tono Cruz, invece, omaggia i bambini che sono il futuro di questo quartiere e a loro è dedicato il murales Luce.

Luce, Murales di Tono Cruz
Luce, Tono Cruz.

Street art per il sociale

Le varie opere sono legate a progetti promossi dalle diverse associazioni, che nel tempo sono divenute un punto di riferimento per la comunità. Una delle realtà più “anziane” è il centro sociale la Tenda situata nell’ex Ospedale S. Camillo. All’ingresso Francisco Bosoletti realizza “Speranza nascosta” con la sua tecnica del negativo. Le immagini vengono realizzate invertendo le luci e le ombre e per vederle nella reale luce bisogna ritrarle con un filtro negativo. Questo è il modo in cui l’artista rende lo spettatore partecipe alla costruzione dell’opera.

Speranza nascosta, Francisco Bosoletti.

Il tampone sospeso

Proprio nel centro sociale La Tenda sono stati eseguiti i primi 150 tamponi dello screening avviato da un’iniziativa meravigliosa. Nata da un’idea dell’associazione “SaDiSa, Diritti in Salute”, insieme alla “Fondazione Comunità di San Gennaro Onlus” e messa in atto grazie alla collaborazione con la Farmacia Mele di Ersilio Mele, oggi nel quartiere Sanità è possibile donare un tampone.

Il costo è di soli 18€ e chi vuole può lasciare il suo contributo con il “tampone sospeso”. Allo stesso modo del tradizionale “caffè sospeso”, è possibile lasciar pagato un tampone per chi non può permetterselo. Un’iniziativa che consentirà di monitorare la diffusione del Covid-19 che sta dilagando ovunque.

I tamponi si eseguono su prenotazione all’interno della Chiesa di San Severo fuori le mura, stessa sede di una delle opere più belle di Jago, il Figlio Velato.

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