Visita al MANN: alla scoperta di uno scrigno di tesori dal valore inestimabile.

museo archeologico nazionale di napoli

Una visita guidata al museo archeologico di Napoli per apprezzarne storia, opere custodite e la magnifica mostra temporanea esposta fino al 20 febbraio.

MANN: storia e definizioni

È tra i siti più visitati della nostra regione e custodisce una delle collezioni più ricche di tutto il territorio italiano. Il MANN nasce come edificio sul finire del ‘500 in qualità di Caserma della Cavalleria e diventa nel 1612 luogo dell’Università di Napoli con il viceré Pedro Fernandez de Castro.
È nel secolo successivo che grazie al Re Carlo di Borbone la struttura viene restaurata e ampliata assumendo così la forma e la grandezza attuale.
Il Settecento è un secolo molto importante non solo per la storia napoletana, ma anche per la storia dello stesso Museo. È, infatti, con il re Carlo di Borbone che il Museo viene concepito in quanto tale. Struttura non più universitaria, ma spazio capace di raccogliere tutte le collezioni reali. Vengono trasferiti al museo i resti ricavati dagli scavi archeologici dei siti Pompei ed Ercolano, opere provenienti dalla celebre collezione di famiglia, quella Farnese, e nel 1816 nasce il Real Museo Borbonico, arricchito da un’altra collezione privata come quella egizia.

La collezione Farnese

Farnese è il cognome di una delle famiglie più nobili dell’Italia rinascimentale che aveva vasti possedimenti tra Parma e Piacenza. Uno dei personaggi di spicco di questa famiglia era Alessandro Farnese, che nel 1534 divenne papa con nome di Paolo III. Alessandro, durante il suo papato, utilizza l’arte come mezzo di propaganda dando inizio a una collezione capace di esprimere il suo potere non solo politico, ma anche culturale. Si fa promotore delle arti affidando committenze agli artisti più importanti dell’epoca, tra cui Tiziano, e avvia una serie di scavi a Roma.
Nei secoli successivi si aggiungono alla collezione anche le opere commissionate e acquisite dagli altri membri della famiglia costituendo così un patrimonio dal valore inestimabile che nel Settecento fu ereditato interamente da Elisabetta Farnese, madre di Carlo III di Borbone. Il re illuminato ordina il trasferimento di tutte queste opere nelle sue residenze, prima romane e poi napoletane.

MANN: quali opere custodisce?

Custode di opere ritrovate durante gli scavi archeologici fatti in diversi posti italiani, al MANN è possibile vedere le bellissime statue rinvenute nelle Terme di Caracalla, l’Ercole, la Flora e l’incantevole Toro Farnese. Ammirare l’Atlante, la Venere Callipiglia e la sezione di una ricca ritrattistica romana.
Il MANN è museo archeologico per definizione, pertanto al suo interno potrai ammirare tutte le statue, i suppellettili, gli oggetti d’uso quotidiani, gli affreschi e i mosaici appartenuti a coloro che hanno caratterizzato la storia antica di Napoli, seppelliti dalla tragica esplosione del 79 d.C.
Di grande interesse sono poi le opere custodite nel Gabinetto Segreto, una sezione creata già da Carlo di Borbone che raccoglie tutti quegli oggetti “osceni” che mettevano in discussione il senso del pudore settecentesco (e non solo).

Visita guidata al MANN: come partecipare?

La visita al museo archeologico di Napoli è un’esperienza unica. Il sito è uno dei più visitati della nostra regione e, di certo, non poteva mancare tra i luoghi del nostro calendario di eventi. In occasione della mostra “Mortali Immortali. I tesori del Sichuan nell’antica Cina” la direzione del Mann dal 4 al 20 febbraio ha deciso di festeggiare il Capodanno cinese con una riduzione del biglietto d’ingresso nelle ore pomeridiane.
Perché non unirsi ai festeggiamenti?
Vi aspettiamo sabato 16 febbraio alle ore 15.00.
Prezzo 12€ a persona BIGLIETTO D’INGRESSO INCLUSO
Prenotazione obbligatoria