Cerco casa a Pompei: quale sarà la più bella?

Seconda parte

Valentina è alla ricerca di una casa ed abbiamo quindi pensato ad un luogo comodo, soprattutto per quando riguarda il nostro lavoro: Pompei!

Nel primo video vi abbiamo mostrato la casa di Giulia Felix e di Octavius Quartio, ora ve ne mostriamo altre due altrettanto belle.

Prima di guardarlo per votare la vostra preferita vi consigliamo di leggere il nostro articolo. Qui troverete qualche informazione sulle decorazioni delle domus.

Casa degli Amorini Dorati, Pompei

La citta di Pompei era molto colorata, affreschi e mosaici ricoprivano sia gli interni che gli esterni degli edifici pubblici e privati.

Le decorazioni erano realizzate per abbellire le case, ma anche per comunicare dei messaggi come ad esempio: la ricchezza della famiglia, l’orientamento politico, la cultura e le passioni del pater familia e tanto altro.

Decorazioni parietali

Le pareti delle case furono decorate principalmente ad affresco, una tecnica pittorica nella quala si dipinge con pigmenti inorganici, stemperati in acqua, sull’intonaco ancora fresco.  In questo modo il colore viene inglobato nella parete, che asciugando si combina all’anidride carbonica dando luogo al processo di “carbonatazione”, ed acquista una particolare resistenza all’acqua ed al tempo.

Le pitture ritrovate a Pompei sono state classificate, dallo studioso Mau, in quattro stili diversi:

I stile, detto strutturale, è una decorazione in stucco fatta con l’intento di imitare l’aspetto dei rivestimenti marmorei;

II stile, chiamato architettonico, nel quale le pareti vengono scandite da parti di architetture dipinte.  Vengono quindi rappresentati  elementi come colonne, porte aperte e giardini che dilatano lo spazio reale delle stanze, dando un effetto di sfondamento delle pareti;

III stile, in questa fase si abbandonano quasi del tutto le illusioni prospettiche,  la parete è chiusa da campi di colore uniforme al centro dei quali vi è spesso un quadro con soggetti mitologici o idillico-sacrale;

IV stile, realizzato soprattutto dopo il terremoto del 62, è un mix degli stili precedenti con l’aggiunta di architetture fantastiche poco realistiche.

Decorazioni pavimentali

Per quanto riguarda le decorazioni pavimentali anche qui abbiamo diverse tipologie che variano generalmente in base all’epoca ed alla moda.

Tra le decorazioni ritrovate a Pompei abbiamo:

  • il cocciopesto, fatto con un impasto di calce e frammenti di terracotta, a volte  ravvivato da inserti di pietre colorate, da decorazioni di tessere disposte in modo da formare un puntinato e, sulle soglie, motivi a meandro o a squame. Nelle stanze più piccole si inserivano spesso piccoli pezzi di travertino bianchi che davano maggiore luminosità;
  • decorazioni in tessellato, nelle quali i pavimenti erano ricoperti uniformemente con tessere bianche o ravvivati da pietre policrome messe in modo sparpagliato. Le soglie ed i bordi erano segnati con dei motivi a meandro o triangoli colorati;
  • Pavimenti con elaborati mosaici in bianco e nero: bordi e soglie definiti da motivi a scacchiera, a denti di lupo, a clessidra che inquadrano un tappeto centrale con cicli figurativi con rappresentazioni di animali, figure umane e forme geomentriche;
  • Pavimenti con decorazioni ai lati semplici ed al centro gli “emblema”, ossia quei riquadri musivi con rappresentazioni figurate realizzate con tessere molto piccole;
  • Decorazioni geometriche in opus sectile, dove si utilizzano pezzi di marmi policromi di dimensioni abbastanza grandi rispetto a quelle dei mosaici.

Arredamento

Le stanze erano solitamente chiuse con delle tende ed all’interno l’arredamento era essenziale: mensole e ripiani negli ambienti di servizio, letti e armadi nelle camere dove si dormiva, triclini a tavolini nella sala da pranzo. Completavano l’arredamento della casa lanterne, bracieri e tempietti per i culti religiosi. Le decorazioni spesso erano funzionali anche per la divisione degli spazi, in alcune cubicole ritroviamo delle differenze nell’andamento del soffitto,nella  scansione delle pareti o nella decorazione dei pavimenti mosaicati.

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