Intrighi e leggende alla corte di Giovanna II

Giovanna II d’Angio- Durazzo, conosciuta come Giovanna II, Giovanna la pazza, Giovanna dai cento amanti, fu regina di Napoli dal 1414 al 1435. Il particolare periodo storico in cui ha vissuto e la mancanza di un uomo stabile al suo fianco, hanno facilitato la nascita di leggende nelle quali è descritta come una donna assetata di potere, spietata contro i suoi nemici e dagli «amori facili».

Le vicende amorose di Giovanna II raccontate ai bambini

Giovanna II, regina

Giovanna II salì al trono al seguito del fratello Ladislao, detto il «magnanimo», morto senza eredi. Divenne regina all’età di 41 anni, ma avendo trascorso l’intera gioventù tra feste di corte e divertimenti vari, non era preparata a governare un regno. Vedova del primo marito, fu affiancata da diversi uomini, definiti i «favoriti», che l’aiutarono nella gestione del regno ed intrattennero con lei relazioni sentimentali. Dietro consiglio di uno dei suoi amanti, nel 1415 decise di risposarsi con l’obiettivo d’avere un figlio legittimo come erede al trono. Giacomo II di Borbone fu il prescelto, ma le cose non andarono come previsto. Giovanna inizialmente gli negò il titolo da re e scatenò una dura reazione da parte del neo marito, che uccise uno dei suoi favoriti ed introdusse a corte alcuni uomini di sua fiducia. A quel punto la regina fu costretta a concedergli il titolo tanto desiderato, ma a seguito della protesta della nobiltà napoletana, ben presto Giacomo II, non solo dovette rinunciare al titolo ma anche abbandonare la città. Giovanna non restò a lungo sola, nella sua vita e nel suo cuore entrò subito un altro uomo, Giovanni Caracciolo, detto Sergianni.

Giovanna II ed i suoi amori

La storia tra Giovanna e Sergianni fu caratterizzata da un alternarsi di odio e amore. Sergianni fu, tra i vari amanti di Giovanna, quello che ebbe maggiore influenza sulle scelte politiche. Col tempo, però, la sete di potere dell’uomo iniziò a prevalere sull’amore, causando l’ira di Giovanna che finì per organizzare una congiura contro il suo amato facendolo uccidere. Sergianni fu l’unico vero amore della regina, ma non l’unico amante. Infatti furono tanti i nobili ed i lazzaroni, con i quali la regina trascorse notti di passione, tanto da alimentare voci sul fatto che ne cambiasse uno al giorno. Purtroppo però pare che gli uomini in questione, dopo aver soddisfatto le voglie di Giovanna, venissero uccisi. Una leggenda narra che, nel Maschio Angioino, vi fosse una botola nella quale venivano gettati tutti gli amanti della regina. I poveracci cadevano in mare e venivano divorati da un Coccodrillo fatto portare dall’Egitto per tale scopo. L’animale mostruoso fu poi catturato, usando come esca una zampa di cavallo, ed esposto all’ingresso del castello.

Monumento funebre di Ladislao di Durazzo, commissionato dalla sorella Giovanna II
Mausoleo di Ladislao Durazzo

Giovanna e Sergianni uniti per sempre

Nonostante i tanti amori, Giovanna morì senza figli. Alla sua morte si scatenò, quindi, una dura lotta per la successione al trono tra Renato esponente degli Angioini e Alfonso rappresentante degli Aragonesi. Quest’ultimo alla fine ebbe la meglio e con lui iniziò la lunga dominazione spagnola nel Regno di Napoli. L’ultima esponente degli Angioini fu sepolta sotto l’altare della chiesa dell’Annunziata. Purtroppo, oggi, non è possibile visitare la sua tomba poiché andata perduta in un incendio. Possiamo, però, apprezzare una sua effige scultorea sul bellissimo mausoleo che ospita le spoglie di Ladislao di Durazzo nella Chiesa di San Giovanni a Carbonara. Nello stesso luogo, alle spalle del monumento funerario, si trova anche la tomba di Sergianni Caracciolo. E’ romantico pensare che il destino abbia unito per sempre coloro che la vita aveva diviso.

Monumento di Giovanni Caracciolo, nella cappella del sole in San Giovanni a Carbonara
Monumento funebre di Sergianni nella Cappella del Sole

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Riferimenti

Medioevo dossier n. 29 Novembre/Dicembre 2018. Le grandi dinastie dell’Italia medievale