Maggio dei Monumenti 2020: dalla visione contro le catastrofi a Jorit

In occasione della tradizionale iniziativa del Maggio dei Monumenti, le bellezze artistiche campane quest’anno sono in streaming e on demand. Un programma fitto di eventi, basato sul tema della visione contro le catastrofi e dedicato a Giordano Bruno.

Una nuova veste per Maggio dei Monumenti 2020

maggio dei monumenti napoli 2020La 26° edizione di Maggio dei Monumenti si farà. Avrà una modalità diversa dagli altri anni e avverrà nel rispetto delle misure restrittive per il Covid-19.
L’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli sceglie di dar vita a un programma accessibile a tutti in versione streaming e on demand.
La consueta iniziativa napoletana quest’anno è dedicata a Giordano Bruno, filosofo ribelle aperto alle culture, ai costumi, alle lingue e ai mondi altrui.
L’obiettivo è quello di declinare al presente la potenza del pensiero di Giordano Bruno e di mutarne la capacità visionaria. Non a caso il tema scelto è «Maggio dei Monumenti: la visione contro le catastrofi«.

L’appuntamento primaverile con la cultura napoletana prevede eventi digitali dal 2 al 31 maggio, accessibili dalla pagina facebook dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli. Performance e rassegne di durata variabile – da 5 a 30 minuti – sono a disposizione di abituali fruitori dell’iniziativa napoletana, curiosi e turisti che stavolta potranno scoprire le opere materiali e immateriali della Regione Campania comodamente da casa propria.

Giordano Bruno: da filosofo impertinente a martire del pensiero libero

La dedica a Giordano Bruno non è casuale: cade nell’anno in cui si è celebrato il 420° anniversario della morte del filosofo napoletano. Giordano Bruno è stato scrittore, filosofo e frate domenicano, che sceglie di indossare l’abito religioso solo per poter continuare a prediligere la sua attività preferita: lo studio della filosofia.
Partendo da Napoli, dalla Chiesa di S. Domenico Maggiore, raggiunge diverse parti d’Italia e d’Europa, divenendo esponente dell’una o dell’altra fede religiosa. In realtà, però, il filosofo si dichiara estraneo ad ognuna di esse, perché attento solo a professare le sue convinzioni.

Giordano Bruno è stato scomunicato, accusato di eresia, processato e arso vivo nel 1600.
Ricordato in Italia con lapidi e statue, come quelle a Nola (paese nativo) e nella Piazza De’ Fiori di Roma, luogo in cui è stato ucciso. A Praga, invece, il passaggio in città del filosofo è testimoniato con una targa presso il planetario.

Soffriva per il rifiuto e le accuse che incontrava in ogni luogo e credeva di essere oggetto di persecuzione. In realtà, Giordano Bruno era un uomo semplice, che coltivava pensieri diversi dagli altri, convinzioni che argomentava e approfondiva con studi e ricerche.
Il suo pensiero ruotava attorno al concetto dell’infinito: infinito inteso come universo infinito, effetto di un Dio infinito, caratterizzato da mondi infiniti, unità di terra e Dio – di materia e di sostanza – da amare infinitamente.

Il filosofo proclamato martire del pensiero libero è protagonista del programma del Maggio dei Monumenti ai tempi del Coronavirus; proprio lui che credeva che la Terra avesse un’anima.

Maggio dei Monumenti 2020: l’annuncio del tema con la tela di Jorit

monumenti regione campaniaIl tema scelto per il Maggio dei Monumenti di quest’anno è stato annunciato lo scorso febbraio – durante il Bit di Milano – dall’Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, Eleonora De Majo.
L’annuncio è stato accompagnato dall’opera dedicata a Giordano Bruno dello street artist napoletano Jorit. Si tratta della raffigurazione del filosofo – spray su tela – nel volto di Gian Maria Volonté, attore italiano che ha interpretato Bruno in un film e definito tra i migliori del panorama italiano dallo stesso Jorit.
Realizzata presso lo stand del comune di Napoli, nei due giorni di fiera, l’opera è stata poi donata dall’Assessore napoletano alla collega milanese, Roberta Guaineri. L’Assessora al Turismo, Sport e Qualità della vita di Milano avrebbe custodito l’opera di Jorit presso Palazzo Marino e l’avrebbe esposto in città durante il periodo di Maggio dei Monumenti.

Jorit: lo street artist made in Naples

Agoch Jorit, è uno street artist napoletano, laureato all’Accademia di Belle Arti della città. Le sue opere sono sparse in tutto il mondo: dalla Tanzania a Santiago del Cile, da Buenos Aires alla Palestina.

Tra le sue creazioni sono famosissime le rappresentazioni di volti umani, celebri e non. Facce che Jorit marchia con due strisce rosse sulle guance, sia per distinguere l’essenza da guerriero del personaggio rappresentato sia per includere il posto in cui sorge l’opera nella Urban Tribe. Sì perché la «marchiatura» a due strisce di Jorit ricorda il rituale africano della scarnificazione, rito iniziatico al passaggio dall’infanzia all’età adulta e all’entrata dell’individuo nella tribù.

Il maggior numero di opere murarie di Jorit si trova a Napoli. Negli anni della sua carriera, quest’artista prima ha abbellito le mura di quartieri napoletani, come Quarto, Pianura o Pozzuoli con i volti di personaggi della sfera rap italiana: Zulù, J-Ax, Rocco Hunt, ecc. Poi è passato alla raffigurazione di «Ael», una bambina immaginaria, e di «Gennaro», volto di un operaio napoletano nelle vesti del patrono di Napoli, a pochi passi dal Duomo partenopeo. Poi ancora: «Niccolò e Diego» – un bambino autistico e il famoso Diego Armando Maradona – sulle facciate cieche di palazzi del bronx, luogo testimone di numerose attività criminali; e «Pasolini e Angela Davis» sulle mura di Scampia.

In occasione delle Universiadi del 2019 Jorit ha dipinto i volti di cinque atleti campani e per altri eventi ha realizzato dipinti spray su tela di volti celebri come: Pino Daniele, Massimo Troisi, Caparezza, Fabrizio De André, Maurizio Sarri e il medico Paolo Antonio Ascierto.

Le opere di Jorit non sono solo delle raffigurazioni, in esse sono nascosti messaggi e scritte a sfondo sociale, scoperte per la prima volta dallo psicologo e fotografo napoletano Vincenzo De Simone.

Il Maggio dei Monumenti con Eco delle Sirene

Siamo pronte a mostrarvi la bellezza delle opere campane e – in attesa di riprendere la nostra attività di visite guidate – continua a seguirci online, anche sui nostri profili social. Possiamo conoscere insieme ulteriori curiosità sulle opere materiali e immateriali della Regione partenopea.