Quando si pensa a Pompei l’idea comune è che la vita di 2000 anni fa era molto diversa dalla nostra, ma dopo aver visitato gli scavi, invece si scopre che abbiamo tanto in comune. Ma cosa facevano in una giornata tipo i Pompeiani?
Pompei all’alba
Ci si svegliava di buon mattino, per sfruttare appieno la luce del sole, ed ognuno ben presto iniziava le proprie attività: i negozianti si recavano nelle botteghe, gli studenti si affrettavano a raggiungere il maestro, le donne rassettavano casa e gli sfaccendati gironzolavano per la città.
La giornata iniziava all’alba. Siccome non c’era acqua corrente nella maggior parte delle case, una sciacquata veloce al viso con l’acqua raccolta nella brocca era sufficiente. La colazione, detta ientaculum, comprendeva pane, formaggi, frutta secca e fresca, latte e vino. Prima di uscire si faceva un omaggio ai lari per assicurare la protezione della casa e dei familiari. In molti si dirigevano verso il foro, la piazza principale, centro politico, economico e religioso della città. La piazza brulicava di persone: chi andava al mercato alimentare di carne, pesce, grano, frutta e verdura, chi acquistava la merce esposta dai venditori ambulanti lungo i porticati laterali, chi faceva propaganda politica e chi incontrava clientes per affari. Sotto i porticati del Foro vi era anche una scuola, gli studenti sedevano sui gradini ed il maestro sulla cathedra, costituita da una sedia con spalliera. Non mancavano, poi, le matrone, che si preparavano al meglio per essere ammirate in tutta la loro bellezza.
Pompei a mezzo dì
Poco prima delle 12:00 si faceva il pradium, un pranzo veloce a base di carne, pesce, pane e verdure. Molto affollati erano i tanti Thermopolium, i locali dove le persone comuni si recavano abitualmente per mangiare. Simili ai nostri fast food erano costituti da banconi con all’interno delle grosse giare, i dolia, dove si metteva il cibo. A Pompei sono stati trovati, distribuiti in tutta l’area scavata, 89 thermopolium, il ché ci conferma l’importanza di tali luoghi.
Pompei nel Pomeriggio
Le prime ore del pomeriggio erano le migliori per andare alle terme, luoghi fondamentali per assicurare l’igiene personale ed importanti anche dal punto di vista sociale. All’interno dei vari ambienti, i Pompeiani discutevano di politica, affari e pettegolezzi vari. Tutti avevano la possibilità di frequentare le terme, ve ne erano di diverse categorie, quelle pubbliche erano economiche ed a volte gratuite, quelle private avevano costi più elevati, infine vi era anche chi utilizzava quelle all’interno della propria domus che erano ad uso personale.
Verso le 17:00 si faceva il pasto più importante della giornata, la coena. Le classi più agiate, mangiavano all’interno del triclinium, una sala da pranzo detta così poichè l’abitudine era di consumare i pasti adagiati su tre letti posti ai lati della stanza, chiamati per l’appunto triclini. Si mangiava sdraiati sul braccio sinistro e attingendo col destro cibi e vino. Il pasto poteva durare diverse ore, comprendeva molte portate e in occasioni di particolari festeggiamenti si poteva arrivare all’alba del giorno dopo.
Pompei al calar del sole
Col calar del sole terminava la giornata. La maggior parte delle persone rientrava a casa e si accingeva a riposare nel suo cubiculum. Le stanze da letto erano di piccole dimensioni in modo da trattenere il calore in inverno ed il fresco in estate, si chiudevano con tende pesanti ed all’interno vi era il letto in pietra o legno. Generalmente gli uomini e le donne dormiva separati. Di sera in strada era possibile incontrare qualche programmata scriptores, la squadra che durante le elezioni scriveva sui muri della città i nomi dei candidati politici, qualche prostituta o qualcuno che si recava in uno dei tanti retrobottega per giocare ai dadi.
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