Super Santos, un compagno di giochi insostituibile

Una sfera in pvc con un diamentro di circa 23 centimetri, un peso di 280 grammi, di colore arancione a strisce nere con al centro una scritta: Super Santos. L’ideatore, Stefano Seno, quando lo realizzò nel 1962, non avrebbe mai immaginato che quel pallone sarebbe diventato per molti una vera icona. A Napoli il Super Santos è qualcosa di più che una semplice palla.

Guagliù ‘na partitella?

Amato da generazioni di ragazzi è stato per tanti adolescenti il migliore compagno di giochi. Perfetto per ogni occasione, viene usato per giocare in strada, nel parco, in spiaggia, durante le scampagnate, immancabile poi la sua presenza a Pasquetta. Nel tempo è diventato una vera leggenda, è stato citato in libri, canzoni, spettacoli, fumetti, il suo nome lo troviamo nel titolo di un racconto di Roberto Saviano, in un album di Mannarino, in due canzoni di Brunori Sas, solo per fare qualche esempio. Dietro quella sfera arancione si nascondono tante emozioni, un semplice oggetto capace di far felici grandi e piccini. Navigando sul web è facile imbattersi in racconti di ormai ex-bambini che descrivono le loro avventure vissute col Super Santos.

Un icona napoletana

A Napoli è celebre la canzone “Supersantos” del cantautore Tony Tammaro dell’album the Dark Side of the Moonnezz del 2005.

È difficile infatti trovare qualcuno che non l’ha mai cantata a squarciagola:

…Supersantos, Supersantos,

Una macchia di arancione in mezzo al blu.

Supersantos, Supersantos…

Sulle strade della vita…

Quanno vaco a ffà ‘na gita…

Dentro il cofano di dietro ci sei tu

Mission Possible

Negli ultimi anni è stato anche dipinto sui muri della città, inserito in opere di street art come quella dell’artista Roxy in Box intitolata Mission Possible nella quale c’è l’incontro tra San Gennaro e Caravaggio ai piedi del quale c’è proprio il Super Santos o ancora nell’opera nei quartieri spagnoli dedicata a Luciano de Crescenzo dove si vede il volto sorridente e compiaciuto del filosofo mentre osserva un gruppo di ragazzini intenti a recuperare un pallone incastrato su un edicola sacra.

Un compagno di giochi insostituibile

In questi mesi di pandemia durante i quali per causa di forza maggiore i nostri rapporti sociali si sono trasformati quasi esclusivamente in «social» la nostra speranza è quella di poter riprendere quanto prima il nostro caro Super Santos, lasciare a casa l’iPhone, il tablet e il Pc e ritornare ai vecchi, semplici e intramontabili giochi di un tempo.

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