Antiquarium di Ercolano alla scoperta degli splendori dell’antica città

SplendOri. Il lusso negli ornamenti ad Ercolano è il titolo della mostra permanente visitabile nell’Antiquarium del sito archeologico di Ercolano. Si tratta di un’esposizione di gioielli e oggetti di raffinata bellezza capace di raccontare attraverso la vista il lusso dell’antica città.

scavi di ercolano

Ercolano prima dell’eruzione del 79 d.C. contava circa 4000 abitanti. Una cittadina di piccole dimensioni, tranquilla e con una popolazione variegata, composta sia da locali che da stranieri alla ricerca di affari. La città era circondata da terreni molto fertili e la produzione di vino era una delle attività che garantiva maggiori profitti. Il benessere era piuttosto diffuso e l’uso dell’epoca voleva che la ricchezza venisse mostrata e addirittura ostentata con orgoglio. Nell’antichità lo status sociale delle persone era intuibile a prima vista così come nella società attuale. Così come oggi notiamo l’auto, gli abiti griffati, lo smartphone, anticamente lo sguardo si posava con attenzione su dimensioni e decorazioni della casa, arredamento, gioielli e cura del corpo.

Cura del corpo

Se vediamo qualcuno con pelle morbida e profumata, capelli in ordine, trucco, gioielli e un abito raffinato è molto probabile che il primo pensiero che facciamo è di aver incontrato una persona di classe. La cura dell’aspetto fisico è, in pratica da sempre, il biglietto da visita con cui ci si presenta in società. Nella cultura romana, nello specifico, la dedizione del corpo era tale da arrivare a simboleggiare anche la propria potenza economica e la propria ricchezza. Molto diffuso era l’uso delle terme, private o pubbliche, luoghi di aggregazione e relax. Simile alle attuali spa avevano vari ambienti con diverse temperature, sale per massaggi e depilazione, piscine e spazi aperti per l’attività ginnica.

Nell’Antiquarium di Ercolano sono esposti alcuni oggetti ritrovati nelle terme: diversi contenitori per unguenti utilizzati durante i massaggi, una pinzetta in bronzo per la depilazione e lo strigile, un oggetto ricurvo con manico. Questo strumento era adoperato in un’operazione simile al nostro scrub: il corpo veniva ricoperto da unguenti abrasivi, fatti ad esempio con farina di fave e gusci di lumaca, poi asportati con lo strigile. Terminate le prime operazioni per pulire e rilassare il corpo si procedeva con “trucco e parrucco”.

Suppellettili in casa

Il cosiddetto “servizio buono” è quel particolare servizio di piatti, posate e bicchieri da riservare per gli ospiti speciali. Quel servizio d’argento, ben lucidato e sempre in vista nelle vetrine di casa, era amato anche dalle donne dell’antica Ercolano. L‘usanza era di mostrare i vari suppellettili in occasione di importanti ricorrenze, esponendoli sul tavolino in marmo posto nell’atrio della casa in corrispondenza della porta d’ingresso. Gli oggetti erano realizzati in diversi materiali –bronzo, oro e argento– e lavorati in modo molto elaborato. Le decorazioni ritrovate vanno da rappresentazioni di animali, come leoni e arieti, a elementi vegetali, fino ad arrivare a scene mitologiche. Tra le divinità più frequenti ritratte sulle brocche vi è il dio del vino Bacco, con un chiaro rimando alla bevanda contenuta nelle stesse. Pian piano accanto ai suppellettili in metallo si diffusero anche quelli in vetro, materiale economico, riciclabile e che non alterava il sapore delle pietanze. Una collezione di oltre duecento vasi in vetro è un unicum del sito di Ercolano dove, grazie al tipo di seppellimento che ha colpito la città, si è conservata una gran quantità di oggetti fragili.

Gioielli

L’oggetto che più di tutti permette di ostentare ricchezza e che, soprattutto, si contraddistingue per essere il più amato è il gioiello. Non esiste donna al mondo che non adori indossare bracciali, gemme, collane, anelli e spille preziose. La maggior parte dei piccoli tesori ritrovati ad Ercolano sono stati recuperati nella zona dell’antica spiaggia. Nel giorno della catastrofe, circa 300 persone cercarono rifugio sotto i fornici, ossia le arcate in riva al mare adibite a rimessa delle barche. Accanto ai corpi dei fuggiaschi sono stati ritrovati diversi oggetti preziosi, piccoli tesori personali, con molta probabilità, recuperati velocemente prima della fuga dalle proprie abitazioni. Si tratta di bellissimi bracciali, anelli, orecchini in oro, pietre e gemme, monete ed altri oggetti che aiutano a ricostruire dettagli della vita degli abitanti di Ercolano, come nel caso di un uomo identificato come gemmarius, ossia un artigiano che lavorava pietre preziose, al cui fianco è stata rinvenuta una cassetta di legno con pietre semilavorate.

Vieni a scoprire con noi i tesori dell’Antiquarium e del sito archeologico di Ercolano.